... è ciò che chiese don Bosco a Bartolomeo Garelli l'8 dicembre 1841, festa dell'Immacolata. Interessandosi a lui, alla sua vita, su quel sì, don Bosco costruisce un progetto educativo sul ragazzo partendo dalle sue potenzialità. La canzone testimonia che in tutti noi ci sono punti di accessibilità al bene, uno dei grandi insegnamenti di questo santo che amava i giovani e che per loro ha donato tutta la propria vita.

Chiudete gli occhi e fatevi trasportare ai tempi di Paolo, l'apostolo delle genti che, con fede e coraggio, porta il lieto annuncio a tutti i popoli. In questa canzone l'invito a seguirlo, cercando sempre la Verità secondo la testimonianza che ci ha regalato. San Paolo, il più grande missionario di tutti i tempi che operò la prima e fondamentale comunicazione del Vangelo nella storia.

Lasciatevi cullare da questa dolce melodia che in punta di piedi ci fa entrare nel mondo di Maria, una donna che con umiltà e delicatezza è divenuta uno strumento fondamentale per Dio e la storia di salvezza degli uomini. Una Maria testimone del mistero della redenzione e della grazia di Dio onnipotente che ci aiuta a scoprire l'amore vero per ogni uomo.

Un ritmo travolgente ci riporta ai tempi di Mosè. È il canto di gioia e di speranza del popolo eletto che, dopo anni di sofferenza e di soprusi, è finalmente libero dalla schiavitù e può camminare verso la Terra Promessa. Un cammino che porterà Mosè a consegnare al suo popolo le tavole della Legge.

"Ho sognato che camminavo in riva al mare con il Signore e rivedevo sullo schermo del cielo tutti i giorni della mia vita passata. E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme: le mie e quelle del Signore. Ma nei giorni più difficili della mia vita ho visto una sola orma” -”Figlio tu lo sai che ti amo e non ti ho abbandonato mai: i giorni nei quali c'è soltanto un'orma sulla sabbia sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio”. Ancora oggi Lui è qui con noi per indicarci quale strada prendere e dare un senso ai nostri giorni.